Il nuovo motore nucleare della Boeing rivoluzionerà i trasporti pubblici e commerciali?
Molto probabilmente sì. Però bisogna tenere presente alcuni fattori ad alto rischio: far volare un aereo pieno di Uranio-238 che, se venisse rilasciato in atmosfera, potrebbe portare gravi danni agli esseri viventi. Questo pericolo comunque sarebbe molto raro: come le centrali nucleari.
Questo futuribile motore dell’industria aeronautica Boeing funziona così: c’è un laser ad altissima energia che colpisce un pellet contenente due isotopi dell’idrogeno (deuterio e trizio). Evaporizzando genera una fusione nucleare. Il residuo di questa fusione è composto da elio e idrogeno, che uscendo ad altissima pressione dal motore, di conseguenza spinge l’aereo.
Successivamente questa reazione genera dei neutroni che colpiscono del materiale radioattivo, generando del calore nella camera di combustione: calore controllato da una serpentina refrigerante. Il liquido così riscaldato va verso una turbina collegata ad un generatore di corrente che fornisce energia per il funzionamento del laser.
Questo nuovo motore potrebbe essere utilizzato per futuri viaggi spaziali.