Anche il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti punta sull’atomo. Ne ha parlato a Washington, commentando la missione in Usa. «Il nostro Paese come altri dell’Unione Europea ha scelto la decarbonizzazione, quindi bisogna trovare alternative e il nucleare è un’ipotesi. Sappiamo che tutte le volte se ne parla si scatena la contraerea, ma è un tema che va trattato». Del tema ha parlato ieri anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. «Se esaminiamo l’aspetto di medio e lungo termine, lavoreremo su altre misure per aumentare la resilienza e l’indipendenza dell’Unione europea: vogliamo esplorare come stabilire una riserva strategica di gas, esplorare la possibilità di appalti comuni, intensificheremo l’outreach verso i diversi fornitori per diversificare le fonti di approvvigionamento e dobbiamo accelerare il lavoro sull’interconnessione», ha spiegato.
«In parallelo a tutto questo, valuteremo il funzionamento del mercato del gas e dell’elettricità oltre che del mercato Ets e riferiremo verso la fine dell’anno», ha aggiunto. «Questo mi porta al mix energetico del futuro: è ovvio che abbiamo bisogno di più energia rinnovabile e pulita. Se consideriamo il costo di produzione dell’energia rinnovabile, per il solare è dieci volte meno cara di dieci anni fa. L’energia eolica è volatile, però è del 50% meno cara di dieci anni fa. Quindi vi sono rinnovabili e sono fonti che abbiamo in casa. Accanto a questo abbiamo bisogno di una fonte stabile. Il nucleare per esempio, e durante la transizione anche del gas naturale. Come abbiamo già detto ad aprile, presenteremo la proposta sulla tassonomia tra breve», ha annunciato la leader dell’esecutivo Ue. «Nucleare e rinnovabili ci danno anche indipendenza», ha concluso.
Open online, 23/10/2021